domenica 6 gennaio 2013

Superhumans

Ci vuole un supereroe. Niente storie (come direbbe Kate, la sciacquetta del dottor Daniel Pierce – quel bellissimo attore che ha fatto anche Will con una certa Grace, Eric McCormack e che Santa Wikipedia mi dice essere un attore canadese, di origine scozzese e Cherokee! E STIKA non ce lo vogliamo mettere? – insomma, 'sta sciacquetta direbbe “Cut the ballshit!”), ci vuole proprio un supereroe, uno di quelli alla Marvel, un po' tormentato, ma anche definitivamente fuori dal comune, di quelli che vivono più vite in mondi paralleli e quando saltano dall'una all'altra non sanno distinguere bene i mondi e fanno casino. Mi serve un supereroe con le palle quadre e pelose (le questioni tecniche di ingombro sterico si possono risolvere di volta in volta esercitando la creatività umana...), che mi faccia completamente, totalmente, assurdamente perdere la testa oltre il punto di non ritorno.

L'ho detta bene?
Non trovate che strida un po' come il classico gessetto nuovo sulla lavagna (di una volta, le lavagne fatte di lavagna, cavolo! Mica 'sti surrogati di oggi in cui il nero lavagna è verde lavagna, blu lavagna, rosso lavagna...)?
Infatti.

Se non ci siete ancora arrivati ve lo svelo io: tale supereroe non esiste. E' un personaggio inventato, la sua vita è reale solo nella mente di chi lo guarda. Un po' come quello che si dice dei Maestri che lo sono unicamente se hanno degli Allievi... Bella scoperta! Non è che sto cadendo anche io nell'errore di aspettare il Principe Azzurro?
Ok, più e più volte, sono precipitata dalle altezze del castello incantato ai freddi pavimenti di casa mia. Ma tante cadute di faccia sul marmo mi hanno insegnato qualcosa (gli errori hanno senso solo se ci insegnano qualcosa, altrimenti meglio non sbagliare – sembra Massimo Catalano, hè?) e cioè che il supereroe sono io.

Modestia a parte, intendo dire che sono io a vederlo, non lui ad esserlo. Se aspetto di trovare quello che oggettivamente abbia dei super poteri, sto fresca. E dato che io sono freddolosissima, ho cambiato strategia. In questo mi aiuta moltissimo il cervello delle donne, che è fatto veramente di schifo – per immensa fortuna degli uomini – e riesce ad attribuire al maschio (ma credo che valga anche per le donne che amano le donne) qualità inesistenti o presenti a livello embrionale. E non intendo solo pregi del carattere – sarebbe troppo facile, basta dire “tu non lo conosci abbastanza!” a chi non è d'accordo – parlo anche di caratteristiche fisiche! Ecco che un cesso immenso diventa 'un tipo interessante' (ok, proprio fesse no) e uno che non sta zitto un momento 'ha carisma'.

Basandomi su queste premesse assiomatiche (come direbbe Sheldon che purtroppo per me è gay, ma tanto non lo incontrerò mai) ho calcolato di avere qualche possibilità di imbrogliarmi a sufficienza, se mi impegno con costanza, e riuscire ad ingannare il mio cervello abbastanza da trovare il mio supereroe! Sto già facendo esercizi (guardo foto di attori brutti e dico che in fondo non sono poi così male; cerco di frequentare conoscenti noiosi e scorbutici, provando a trovare almeno un motivo per le loro esistenze moleste...).

Nel mio piano però c'è una falla, una falla immensa e che sta però alla base della sopravvivenza del genere umano. Se funziona troppo, rischio di convincermi che un pirla all'ennesima potenza sia un supereroe, un po' come quando sogni e sei sicurissimo che invece sia tutto reale! Quando ti svegli – perché ti svegli, succede sempre, il punto è 'il quando' – ti ritrovi accanto questa creatura assurda che nel frattempo ha allontanato tutte le tue amicizie intelligenti (che giustamente non hanno voluto avere più niente a che fare con te) e la tua vita ti sembra una merda.

E quindi?
Non è così tragica come mi piace dipingerla – vero? – e confido nel fatto che la mia mente non sia poi così ottenebrata dalla voglia di avere un supereroe da non vedere i semi della disfatta. L'equilibrio però è precario, le donne (almeno alcune) si barcamenano continuamente tra il 'crederci ciecamente' e il 'rendersi conto del baratro'. Come possiamo salvarci, sopravvivere, far progredire la razza?

C'è un salvagente fantastico che ci aiuta, nel bene e nel male, facendoci notare gli aspetti negativi ma anche quelli positivi che non siamo in grado di vedere: le amiche. Loro sono la forza che muove il mondo (altro che sesso e soldi! Che però vengono subito al secondo e terzo posto...).
Questa verità porta almeno due conseguenze dirette. Primo: gli uomini non dovrebbero temere così tanto che la papabile fidanzata frequenti spesso le amiche, se la storia funziona loro sono l'agar che fa crescere la colonia! Secondo: sei le amiche che hai. Cazzo se è vero!
E considerato le amiche che ho io, sto in una botte di ferro!

2 commenti:

  1. Non so perchè rispondo 10 giorni dopo ad un post scritto una domenica mattina alle 3 e mezza (wtf?), devo ancora capire bene come sono arrivato qui.

    Odio rompere i coglioni, seppur sia probabilmente predisposto a farlo, ma non posso non esprimere il mio dissenso.

    Io credo che il supereroe(o supereroina) esista, semplicemente non possa esserlo in assoluto.

    E qui mi dirai: "Eh, ingannerei il mio cervello trascurando gli aspetti negativi che non danno fastidio (ora) a me"

    Il problema è che è troppo facile ragionare in termini di positivo e negativo quando si ragiona a proposito di una persona.

    Come è troppo facile ragionare in termini di uguali e contrari.

    Purtroppo siamo sempre più diversi, credo per l'enorme flusso di informazioni a cui siamo sottoposti, quindi risulta inevitabile avere un maggiore spettro di combinazioni possibili.

    Questo fatto si può solo accettare e prendere come spunto per poter comprendere

    Alcune combinazioni è evidente che non funzioneranno, altre si possono solo provare per poterlo sapere, altre vanno comunque provate perchè non si sa mai.


    Rileggendolo mi puzza un po' di stronzata, ma non ho voglia di pensare di aver perso 10 minuti a scriverlo.

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  2. La natura umana è per definizione un casino empirico scritto nel DNA; la miscela è difficile da classificare e temo sia per questo che l'oggettività non esiste per noi (mentre in senso assoluto è chiaramente reale). Perciò mi sembra giusto che tu creda all'esistenza del super eroe vero e spero che ti capiti di incontrarlo. E di avere uno stuolo di amiche che te lo confermano.

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